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Il re dell’inverno? Il carciofo

carciofo

Anche se alcune varietà si raccolgono ancora in primavera, durante i mesi freddi questo ortaggio è protagonista di una ricca tradizione culinaria. I suoi delicati petali  -la brattea- ovvero la foglia del carciofo, sono la parte più tenera destinata a  diventare fiore. Con i carciofi si possono realizzare tantissime creative ricette, dagli antipasti ai contorni, dai primi piatti a ricchi secondi con carne o pesce.

Fondamentale è la pulizia, che deve essere accurata e meticolosa. Per evitare le mani nere basta un limone freschissimo con cui strofinare la pelle.

Per prima cosa procedete con l’eliminazione delle punte con le spine tagliando via circa quattro centimetri, quindi togliete le foglie più dure e verdi e procedete poi con quelle più chiare e morbide; tagliate la parte finale del gambo lasciando circa 4 centimetri della parte attaccata al fiore. Raggiunto il cuore del carciofo tagliatelo a metà e rimuovete la ‘barbetta’ interna. A questo punto se non dovete cucinare subito i carciofi, lasciateli in ammollo in acqua fredda e succo di limone per non farli annerire prima di decidere che taglio utilizzare; in Sardegna si mangiano anche da soli e crudi gustando la parte finale della foglia intinta in olio extravergine di oliva e poco sale. Ricchi di acqua e poveri di grassi, hanno un apporto calorico molto limitato, pari a 33 Kcalorie per 100 grammi. Abbondano di fibre, in particolare di inulina, fibra solubile in grado di nutrire i ‘batteri buoni’ del nostro intestino, contribuendo a dare senso di sazietà. Inoltre i carciofi sono notoriamente ricchi di calcio e ferro, fondamentali in una dieta equilibrata.

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